Titolo ad effetto solo per una semplice riflessione.
Il P2P è utilizzato tantissimo per condividere file (cosa buona e nobile) a meno che non siano file coperti da diritto d'autore (il che lo fa diventare un reato punito, punibile o perseguibile in maniera diversa rispetto agli stati).
Vodafone settimana scorsa ha iniziato a bloccare il traffico Voip sulla rete 3G in base a parametri contrattuali che solo adesso sono saliti a galla, mentre Alice ha deciso settimana scorsa di dichiarare al mondo che ha attivato filtri per limitare il Peer to Peer in ore particolarmente critiche.
Identificare il traffico su una rete internet è diventato fondamentale. Non solo per gli operatori che ci fanno business, ma perché io dovrei essere rallentato mentre guardo una partita in streaming regolarmente comprata per "colpa" di altri utenti che stanno scaricando la discografia di Albano e mai la ascolteranno?
Con buona pace dela Carrisi nazionale credo che un limite bisogna trovarlo e le persone non sono mai state pronte all'auto-censura, quindi lode a chi offre servizi, anche a pagamento, ma con forte valore aggiunto.
Mi spiego meglio, il P2P è tanto diffuso per film e musica, non certo per le distribuzioni Linux che vengono scambiate su di esso (anche se ho testato molti torrent ottimi sull'argomento) ma per scroccare musica. Da quando uso sistemi di pagamento veloci online e mi piace un gruppo, acquistare un CD non mi fa rizzare la pelle come anni fa e non mi scandalizzo all'idea di regalare soldi per organizzazioni o podcaster che mi danno valore.
Quindi, sia lode ad iTunes e soci, aspettando novità in ambito film e serie TV... ma perché bloccare il VOIP???
La risposta è chiara, ma assomiglia tantissimo all'idea "se vuoi telefonare, usi le mie tariffe" non importa se quella tariffa la stai già pagando...
Boh magari fanno marcia indietro, ma il voip è una delle cose migliori create da internet, bruciarselo sugli smartphone sarebbe un autogol mostruoso!
Il P2P è utilizzato tantissimo per condividere file (cosa buona e nobile) a meno che non siano file coperti da diritto d'autore (il che lo fa diventare un reato punito, punibile o perseguibile in maniera diversa rispetto agli stati).
Vodafone settimana scorsa ha iniziato a bloccare il traffico Voip sulla rete 3G in base a parametri contrattuali che solo adesso sono saliti a galla, mentre Alice ha deciso settimana scorsa di dichiarare al mondo che ha attivato filtri per limitare il Peer to Peer in ore particolarmente critiche.
Identificare il traffico su una rete internet è diventato fondamentale. Non solo per gli operatori che ci fanno business, ma perché io dovrei essere rallentato mentre guardo una partita in streaming regolarmente comprata per "colpa" di altri utenti che stanno scaricando la discografia di Albano e mai la ascolteranno?
Con buona pace dela Carrisi nazionale credo che un limite bisogna trovarlo e le persone non sono mai state pronte all'auto-censura, quindi lode a chi offre servizi, anche a pagamento, ma con forte valore aggiunto.
Mi spiego meglio, il P2P è tanto diffuso per film e musica, non certo per le distribuzioni Linux che vengono scambiate su di esso (anche se ho testato molti torrent ottimi sull'argomento) ma per scroccare musica. Da quando uso sistemi di pagamento veloci online e mi piace un gruppo, acquistare un CD non mi fa rizzare la pelle come anni fa e non mi scandalizzo all'idea di regalare soldi per organizzazioni o podcaster che mi danno valore.
Quindi, sia lode ad iTunes e soci, aspettando novità in ambito film e serie TV... ma perché bloccare il VOIP???
La risposta è chiara, ma assomiglia tantissimo all'idea "se vuoi telefonare, usi le mie tariffe" non importa se quella tariffa la stai già pagando...
Boh magari fanno marcia indietro, ma il voip è una delle cose migliori create da internet, bruciarselo sugli smartphone sarebbe un autogol mostruoso!
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