Adoro la LIBERTÀ che respiriamo ogni giorno. La libertà di poter fare ciò che vogliamo (senza andar contro alle normali leggi del quieto vivere chiaramente)
- la libertà di poter credere o non credere in Dio;
- la libertà di poter leggere, farsi una cultura e formasi su qualsiasi concetto;
- la libertà di poter amare chi si vuole;
- la libertà di poter camminare, correre, ovunque;
- la libertà di poter esprimere la propria opinione, al bar, in ufficio o per strada;
- la libertà di poter scegliere chi ci debba rappresentare nel delicato compito di scegliere le regole del gioco;
- la libertà di scrivere su un pezzo di carta, su un blog o gridare in una radio tutti i propri sì e i propri no;
quindi mi sento offeso
- quando ci si lamenta della politica, senza far niente per migliorarla,
- quando si crede che ci sia un Dio giusto e uno senza le carte in regola,
- quando si crede chi altre persone debbano amare,
- quando costruiamo da soli le sbarre della nostra prigione senza capire che fuori c'è un mondo che prosegue, senza di noi,
- quando la cultura diventa un concetto rilegato solo alle noiose ore di scuola, "tanto non serve per lavorare",
- quando qualcuno offende la propia intelligenza con affermazioni e ragionamenti assurdi capaci solo di fomentare altri zombie del tubo catodico alla ricerca di nuova finta linfa per cercare di capire un mondo che non è da capire ma da amare.
Scusatemi per lo sfogo...
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